Tags
“Ma un libro deve essere un segnale, deve dirti «vai là», o «fermati», o «vola», o «squartati il ventre». Un libro deve richiedere una risposta”
Mircea Cartarescu – Solenoide-Il Saggiatore (2021)
02 Saturday Oct 2021
Posted letteratura EstEuropa, libri, parole sante
inTags
“Ma un libro deve essere un segnale, deve dirti «vai là», o «fermati», o «vola», o «squartati il ventre». Un libro deve richiedere una risposta”
Mircea Cartarescu – Solenoide-Il Saggiatore (2021)
02 Saturday Oct 2021
Posted letteratura EstEuropa, libri, parole sante
inTags
“Non credo nei libri, credo nelle pagine, nelle frasi, nei righi”
Mircea Cartarescu – Solenoide-Il Saggiatore (2021)
17 Wednesday Mar 2021
Posted autobiografie, letteratura EstEuropa
inTags
“Non sentire più la lingua tedesca, se non nel sonno, era la vera cur, oltre alle medicine” (Edith Bruck, il pane peduto)
29 Wednesday Aug 2018
Posted letteratura EstEuropa, parole sante, scrivere
inTags
“Ho fatto un corso di lettura veloce e ho letto Guerra e pace in 20 minuti. Parlava della Russia.” (Woddy Allen, by @IlFolagra)
17 Tuesday Jul 2018
Tags
Google può darti centomila risposte a una domanda, ma solo un bibliotecario può darti la risposta giusta.. ( the Guardian)
17 Tuesday Jan 2017
Posted letteratura EstEuropa, socialismo
inTags
Io ho solo una giustificazione da fare innanzi a voi, cittadini Giudici: che non sono stato tenero con me. (Il buio a mezziogiorno, Arthur Kostler)
24 Sunday Jul 2016
Posted all'estero, expatratriates, letteratura EstEuropa, parole sante, viaggiatori
inTags
Ryszard Kapuscinski.
“Ogni volta che l’uomo si è incontrato con l’altro, ha sempre avuto davanti a sé tre possibilità di scelta: fargli guerra, isolarsi dietro a un muro o stabilire un dialogo. […]L’esperienza di tanti anni trascorsi in mezzo agli altri di paesi lontani mi insegna che la benevolenza nei loro confronti è l’unico atteggiamento capace di far vibrare la corda dell’umanità”
06 Tuesday Jan 2015
Posted letteratura EstEuropa
inLa vertigine. L’ottenebrante, irresistibile desiderio di cadere. La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle cisi vuole abbandonare ad essa. Ci si ubriaca della propria debolezza, si vuole essere ancora più deboli, si vuole cadere in mezzo alla strada, davanti a tutti, si vuole stare in basso,ancora più in basso (L’insostenibile leggerezza dell’essere, Milan Kundera)